Gela, il suo mare

Gela, il suo mare. Le vicende di questo centro meridionale della Sicilia si possono leggere nei suoi fondali sabbiosi. La storia di Gela è la storia dei suoi sbarchi, quello dei coloni greci o delle truppe alleate, è la storia di quanto si è fatto nei secoli per scoraggiarli o per aggevolarli. È una storia di navi, antiche imbarcazioni mercantili o moderne petroliere. Il racconto di un estrema periferia del sud Italia, apparentemente marginale ma sulle cui spiagge è spesso passata la storia. Oggi è il mare a rappresentare il vero tesoro archeologico di Gela, un tesoro che non smette di regalare sorprese, negli stessi fondali in cui è stata recuperata, alla fine degli anni 80, la prima nave arcaica di Gela, sono state individuate altre due imbarcazioni greche. Dal terzo relitto sono state emerse, di recente, trentanove lingotti in orocalco, si tratta di una lega, composta per l'80% di rame e il 20% di zinco, che si usava per coniare monete e creare oggetti di pregio. Quello di Gela, è il primo carico di orocalco al mondo, rinvenuto in lingotti. Il mare, in effetti, è stato un canale per unire popolazioni, lo è sempre stato e deve tornare ad essere un mezzo di unione e non di separazione.

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